Nel secondo quadro è fatto Adamo et Eva, avendo Caim et Abel piccoli fanciulli creati da loro; e cosí vi sono quando de le primizie Abel fa sacrifizio, e Caim de le men buone, dove si scorge negli atti di Caim l'invidia contra il prossimo, et in Abel l'amore in verso Idio. E quello che è di singular bellezza è il veder Caim arare la terra con un par di buoi, i quali nella fatica del tirare al giogo l'aratro, paiono veri e naturali; cosí come è il medesimo Abel, che, guardando il bestiame, Caim li dà la morte; dove si vede quello con attitudine impietosissima e crudele, con un bastone ammazzare il fratello, che il bronzo medesmo mostra la languidezza delle , membra morte nella bellissima persona di Abel, e cosí di basso relievo da lontano è Iddio, che domanda a Caim quel che ha fatto di Abel; contenendosi in ogni quadro gli effetti di quattro storie. Figurò Lorenzo nel terzo quadro come Noè esce de l'arca, la moglie coi suoi figliuoli e figliuole e nuore, et insieme tutti gli animali, cosí volatili come terrestri; i quali, ciascuno nel suo genere, sono intagliati dalle eccellentissime mani di Lorenzo, con quella perfezzione che può l'arte imitar la natura. Vedendosi l'arca aperta, e le stagge in prospettiva di bassissimo rilievo, che non si può esprimere la grazia loro. Oltre che le figure di Noè e delli altri suoi, faccendo sacrifizio, si vede l'arcobaleno, segno di pace fra Iddio e Noè; ma molto piú eccellente di tutte le figure quando egli ha piantato la vigna, e che inebriato del vino mostrando la vergogna, Cam suo figliuolo lo schernisce, che uno nel sonno non può imitarsi con piú aspetto vedendosi lo abandonamento delle membra ebbre, e la considerazione et amore de gli altri due figliuoli, che lo ricuoprono con bellissime attitudini.
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