E che questo sia il vero, lo aver Fiorenza prodotto in una medesima età , Filippo, Donato, Lorenzo, Paulo Uccello e Masaccio, eccellentissimi ciascuno nel genere suo, non solamente levò via le rozze e goffe maniere, mantenutesi fino a quel tempo, ma per le belle opere di costoro incitò et accese tanto gli animi di chi venne poi, che lo operare in questi mestieri si è ridotto in quella grandezza et in quella perfezzione che si vede ne' tempi nostri. Di che abbiamo noi, per il vero, uno obligo singulare a que' primi, che mediante le loro fatiche ci mostrarono la vera via da caminare a 'l grado supremo. E quanto a la maniera buona delle pitture, a Masaccio massimamente, per aver egli prima di ogni altro fatto scortare i piedi nel piano, e cosí levato quella goffezza del fare le figure in punta di piedi, usata universalmente da tutti i pittori insino a quel tempo; et inoltre, per aver dato tanta vivezza e tanto rilievo alle sue pitture, che e' merita certamente non esserne manco riconosciuto che se e' fusse stato inventore della arte. Con ciò sia che le cose fatte innanzi a lui erano veramente dipinte e dipinture, ove le sue, a comparazione de' suoi concorrenti e di chi lo ha voluto imitare, molto piú si dimostrano vive e vere che contraffatte.
La origine di costui fu da Castello San Giovanni di Valdarno, e dicono che quivi si veggono ancora alcune figure fatte da lui nella fanciullezza. Fu persona astrattissima e molto a caso, come quello che avendo fisso tutto l'animo e la volontà alle cose della arte sola, si curava poco di sé e manco di altrui.
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