Ma, o fusse la invidia o fusse pure che le cose buone comunemente non durano molto, e' si morí nel bel del fiorire, et andossene sí di subito, che e' non mancò chi dubitasse in lui di veleno, assai pi
ú che di altro accidente.
Dicesi che, sentendo la morte sua, Filippo di Ser Brunellesco disse: "Noi abbiamo fatto in Masaccio una grandissima perdita"; e gli dolse infinitamente, essendosi affaticato gran pezzo in mostrargli molti termini di prospettiva e di architettura. Fu sepolto nella medesima chiesa del Carmino l'anno MCCCCXLIII. E se bene allora non gli fu posto sepolcro alcuno, per essere stato poco stimato vivo, non gli è però mancato dopo la morte chi lo abbia onorato di questi epitaffi:
MASACCIO NEL CARMINE
S'ALCVN CERCASSE IL MARMO O 'L NOME MIOLA CHIESA È IL MARMO VNA CAPPELLA È IL NOME.
MORII CHE NATVRA EBBE INVIDIA COMEL'ARTE DE 'L MIO PENNELLO VOPO E DESIO. ,
MASACCIO
PINSI E LA MIA PITTVRA AL VER FV PARI;
L'ATTEGGIAI L'AVVIVAI LE DIEDI IL MOTOLE DIEDI AFFETTO; INSEGNI IL BVONARROTO
A TVTTI GLI ALTRI E DA ME SOLO IMPARI.
MASACCII FLORENTINI OSSA TOTO HOCTEGVNTVR TEMPLO QVEM NATVRA FOR
TASSIS INVIDIA MOTA NE QVANDOQVESVPERARETVR AB ARTE ANNO AETATIS
SVAE XXVI, PROH DOLOR!, INIQVISSIMERAPVIT. QVOD INOPIA FACTVM FORTE FVIT
ID HONORI SIBI VERTIT VIRTVS.
INVIDA CVR LACHESIS PRIMO SVB FLORE IVVENTAEPOLLICE DISCINDIS STAMINA FVNEREO?
HOC VNO OCCISO INNVMEROS OCCIDIS APELLES;
PICTVRAE OMNIS OBIT, HOC OBEVNTE, LEPOS.
HOC SOLE EXTINCTO, EXTINGVVNTVR SYDERA CVNCTA.
HEV DECVS OMNE PERIT, HOC PEREVNTE, SIMVL.
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Filippo Ser Brunellesco Masaccio Carmino
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