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      Facciasi 24 sproni con le dette volte murati intorno, e sei archi di macigni forti e lunghi, bene sprangati di ferri, i quali sieno stagnati, e sopra detti macigni, catene di ferro, che cinghino la detta volta con loro sproni. Assi a murare di sodo, senza vano, nel principio a l'altezza di braccia 5 et un quarto, e di poi seguitar gli sproni, e si dividino le volte. Il primo e secondo cerchio da pič, sia rinforzato per tutto, con macigni lunghi per il traverso, sķ che l'una volta e l'altra della cupola si posi in su detti macigni. Facciasi nella altezza d'ogni braccia IX delle dette volte, siano volticciuole tra l'uno sprone e l'altro, siano catene di legno di quercia grosse, che leghino i detti sproni che reggono la volta di dentro: e siano coperte poi dette catene di quercia, con piastre di ferro per l'amor delle salite. Gli sproni murati tutti di macigni e di pietra forte, e similmente le facce della cupola tutte di pietra forte, legate con gli sproni fino alla altezza di braccia 24, e da indi in su si muri di mattoni, o vero di spugna, secondo che si delibererą per chi l'arą a fare, piś leggieri che egli potrą. Debbasi far di fuori un andito sopra gli occhi, che sia di sotto ballatoio, con parapetti straforati di altezza di braccia due, all'avenante di quelli delle tribunette di sotto; o veramente due anditi l'un sopra l'altro in sur una cornice bene ornata, e l'andito di sopra sia scoperto. L'acque , della cupola terminino in su una ratta di marmo larga un terzo, e getti l'acqua dove di pietra forte murato sotto la ratta; facciasi otto coste di marmo a gli angoli nella superficie della cupola di fuori, grossi come si richiede a lei et alti un braccio sopra la cupola, scorniciato a tetto, largo braccia due che vi sia del colmo e della gronda da ogni parte; muovansi piramidali da la mossa loro, per infino a la fine.


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Le vite de' pił eccellenti architetti pittori et scultori italiani da Cimabue insino a' tempi nostri.
di Giorgio Vasari
1550 pagine 1014