Pagina (334/1014)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      La qual tribuna et il resto non si voltò se non doppo la morte di Filippo. Questa chiesa è di lunghezza braccia 144, dove causorono molti errori, ma fra gli altri quello delle colonne messe nel piano, senza mettervi sotto un dado, che fussi tanto alto quanto era il piano delle base de' pilastri posati in su le scale; cosa, che al vedere il pilastro piú corto che la colonna, fa parere zoppa tutta quell'opera. E di tutto furono cagione i consigli di chi rimase dopo lui, che avevono invidia al suo nome, e che in vita gli avevano fatto i modelli contro, de' quali nientedimeno erano stati, con sonetti fatti da Filippo, svergognati; e dopo la morte, con questo se ne vendicorono non solo in questa opera, ma in tutte quelle che rimasono da lavorarsi per loro. Lasciò il modello, e parte della calonaca de' preti di esso Santo Lore
      nzo finita, nella quale fece il chiostro lungo braccia 144.
      Mentre che questa fabbrica si lavorava, Cosimo de' Medici voleva far fare il suo palazzo, e cosí ne disse l'animo suo a Filippo; che posto ogni altra cura da canto, gli fece un bellissimo e gran modello per il palazzo suo, il quale situar voleva dirimpetto a Santo Lorenzo su la piazza intorno intorno isolato. Dove l'artificio di Filippo s'era talmente operato, che, parendo a Cosimo troppo suntuosa e gran fabbrica, piú per fuggire la invidia che la spesa, lasciò di metterla in opera. Mentre che il modello lavorava, soleva dire Filippo che ringraziava la sorte di tale occasione, avendo a fare una casa, di che aveva auto desiderio molti anni, et essersi abbattuto a uno che la voleva e poteva fare.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Le vite de' più eccellenti architetti pittori et scultori italiani da Cimabue insino a' tempi nostri.
di Giorgio Vasari
1550 pagine 1014

   





Filippo Filippo Santo Lore Cosimo Medici Filippo Santo Lorenzo Filippo Cosimo Filippo