La quale per essere tenuta cosa rarissima e bella quanto nessuna che facesse mai, soleva Donato, quando voleva giurare, sí che si gli credesse, di,re: "Alla fé ch'io porto al mio Zuccone", e mentre che lo lavorava, guardandolo tuttavia gli diceva: "Favella, favella, che ti venga il cacasangue!" E da la parte di verso la canonica, sopra la porta del campanile, fece uno Abraam che vuole sacrificare Isaac, et un altro profeta; le quali figure furono poste in mezzo a due altre statue. Fuse per la Signoria di quella città un getto di metallo, che fu locato in piazza in uno arco della loggia loro, et è Giudit che ad Oloferne taglia la testa, opera di grande eccellenzia e di magisterio, la quale, a chi considererà la semplicità del di fuori, nello abito e nello aspetto di Giudit, manifestamente scuopre nel di dentro l'animo grande di quella donna e lo aiuto di Dio, sí come nella aria di esso Oloferne, il vino et il sonno e la morte nelle sue membra, che per avere perduti gli spiriti si dimostrano fredde e cascanti. Questa fu da Donato talmente condotta, che il getto con sottilità è venuto, e con pazienzia e con grandissimo amore; et appresso fu sí rinetta, che maraviglia grandissima è a vederla. Similmente il basamento di granito con semplice ordine si dimostra ripieno di grazia et a gli occhi grato in aspetto. E sí di questa opra si sentí sodisfare, che piú che all'altre il nome suo gli parve di dovervi imprimere, scrivendovi: Donatelli opus. Trovasi di bronzo, nel cortile del palazzo di detti Signori, un David ignudo quanto il vivo, ch'a Golia ha troncato la testa, et alzando un piede, sopra esso lo posa, et ha nella destra una spada.
| |
Donato Zuccone Abraam Isaac Signoria Giudit Oloferne Giudit Dio Oloferne Donato Donatelli David Golia
|