Soggiunseli Filippo allora che, per salute sua e per isgannare infiniti che ave,vano opinione che tutti gli ingegni elevati e begli fussino eretici, e non credessino da 'l tetto in su, voleva che egli si confessasse e comunicasse; e che se pure non lo voleva fare per amor suo, lo facesse almeno per amor di chi rimaneva vivo nella arte; acciò che e' non fusse rimproverato loro con lo esemplo di lui che e' non credessino in Cristo. Parve strana a Donato questa dimanda, ma non potendo mancare a Filippo, si confessò e communicò e ricevé tutti i sagramenti con grandissima divozione. Cosí dicono alcuni de la morte di Donatello, ancora che manifestamente si conosca il tutto essere finzione; sí perché e' fu veramente fedele e buono, e sí perché Filippo morí anni XX prima di lui, come nel publico epitaffio suo si vede in Santa Maria del Fiore. Laonde bisogna dire, o che questo advenisse in qualche infermità particulare e non nella morte, o piú tosto che tutto è falso et un mero trovato di chi ha voluto cardar gli artefici.
Morissi Donato il dí XIII di dicembre MCCCCLXVI, e fu sotterrato nella chiesa di San Lorenzo vicino alla sepoltura di Cosimo, come egli stesso aveva ordinato, a cagione che cosí gli fusse vicino il corpo già morto, come vivo sempre gli era stato presso con l'animo. Dolse infinitamente la morte sua a' cittadini, a gli artefici et a chi lo conobbe vivo. Laonde per onorarlo piú nella morte che e' non avevano fatto nella vita, gli fecero esequie onoratissime nella predetta chiesa; accompagnandolo tutti i pittori, gli architetti, gli scultori, gli orefici e quasi tutto il popolo di quella città. La quale non cessò per lungo tempo di comporre in sue lodi varie maniere di versi in diverse lingue, de' quali a noi basta por questi soli.
| |
Filippo Cristo Donato Filippo Donatello Filippo Santa Maria Fiore Donato San Lorenzo Cosimo
|