Pagina (383/1014)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Aretü exultet tellus clarissima: namque estRebus in angustis in tenuiq labor.
      Vix operum istius partes cognoscere possis,
      Myrmecides taceat, Callicrates sileat.
     
      LEONBATISTA ALBERTI
     
      Architetto Fiorentino
     
      Grandissima comoditade arrecano le lettere universalmente a tutti coloro che di quelle piglian diletto, ma molto maggiore la apportano elle senza alcuna comparazione a gli scultori, a' pittori et a gli architetti, abbellendo et assottigliando (come elle fanno) le invenzioni, che naturalmente nascono in quelli. Il che è veramente la piú utile e la piú necessaria cosa che advenir possa a gli ingegni miracolosi di questi artefici; oltra che il giudizio non può essere molto perfetto in una persona, la quale (abbia pur naturale a suo modo) sia privata de lo accidentale, ciò è de la compagnia delle buone lettere; perché, chi non sa che nel situare gli edifizii bisogna filosoficamente schifare la gravezza de' venti pestiferi, la insalubrità della aria, i puzzi, i vapori delle acque crude e non salutifere? Chi non conosce che e' bisogna con matura considerazione sapere, o fugire, o apprendere, per sé solo, ciò che si cerca mettere in opra, senza avere a raccomandarsi alla mercé della altrui teorica, la quale separata da la pratica il piú delle volte giova assai poco? Ma quando elle si abbattono per avventura a essere in,sieme, non è cosa che piú si convenga alla vita nostra; sí perché l'arte co 'l mezzo della scienzia diventa molto piú perfetta e piú ricca; sí perché gli scritti et i consigli de' dotti artefici hanno in sé molto maggiore efficacia et acquistansi maggior credito, che le parole o le opere di coloro che non sanno altro che il semplice esercizio, o bene o male che essi lo faccino.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Le vite de' più eccellenti architetti pittori et scultori italiani da Cimabue insino a' tempi nostri.
di Giorgio Vasari
1550 pagine 1014

   





Callicrates Fiorentino