Fu Leonbatista persona di molto lodevoli costumi, amicissima delle persone litterate e virtuose, e che di continovo usava gran cortesie a chi le meritava, et a' forestieri massimamente, pure che attendessino alla virtú. Et essendosi già condotto in etade assai bene matura, se ne passò , contento e tranquillo a vita migliore, lasciando onorato nome di sé e desiderio grandissimo del somigliarlo a tutti coloro che desiavano di farsi eterni, per essere egli veramente stato quale lo descrive questo epitaffio:
LEONI BAPTISTAE ALBERTO VITRVVIO FLORENTINOALBERTVS IACET HIC LEO, LEONEM
QVEM FLORENTIA IVRE NVNCVPAVIT,
QVOD PRINCEPS FVIT ERVDITIONVMPRINCEPS VT LEO SOLVS EST FERARVM.
ANTONELLO DA MESSINA
Pittore
Considerando meco medesimo le diverse qualità de' benefizii et utili fatti alla arte della pittura per quelli eccellenti ingegni che seguitano questa seconda maniera, giudico per le loro operazioni che e' si possino chiamare veramente industriosi e valenti, cercando eglino del continuo acrescere in maggiore grado l'arte, senza pensare a' disagii di se medesimi o ad altra spesa ancora che gagliarda, tanto ardeva in essi la voglia di investigare da potere aggiugnere nella pittura qualche altra cosa, oltra la perfezzione del disegno, migliorato tanto da loro. E perché e' non adoperavano allora in su le tavole et in su le tele, al,tro colorito che a tempera, preso nel MCCL da Cimabue nello stare con que' Greci, e seguitato da Giotto e da gli altri maestri sino a quel tempo, desideravano di trovar meglio, parendo loro che e' mancassi a quello una certa morbidezza et una vivacità, che avessi ad areccare trovandolo piú forza al disegno e piú vaghezza al colorito, et ancora maggiore facilità nello unire i colori insieme, avendo eglino infino a qui usato il tratteggiare l'opere loro per punta solamente di pennello.
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