Vi sono ritratti pastori a la usanza del paese; e mise tempo infinito a contraffare una serpe che camina per il muro. E merita egli certamente infinita lode, per lo amor che e' portò alla arte.
Dicesi che egli andò lungamente sofisticando intorno al musaico, e che non essendone mai pervenuto a quello che e' desiderava, gli capitò a le mani un todesco che andava a Roma a le perdonanze, il quale alloggiato et intrattenuto da Alesso parecchi giorni, gli insegnò interamente il modo e la regola del condurre quella opera. Di maniera che egli arditamente si mise a lavorare di musaico; et in San Giovanni, sopra le tre porte di bronzo, fece da la banda di dentro negli archi alcuni angeli che tengono la testa di Cristo. Per il che li allogarono i Consoli della Arte de' Mercatanti tutta la volta di quel tempio, fatta da Andrea Taffi, che e' dovesse rinettarla e pulirla, e racconciare e rassettare quanto avesse corrotto il tempo. Il che fece Alesso in su uno edifizio di legname, fatto dal Cecca architetto, tenuto il migliore che avesse quel secolo. Insegnò il magisterio de' musaici a Domenico Ghirlandaio, che lo ritrasse poi accanto a se stesso nella cappella de' Tornabuoni, dove è Giovacchino cacciato de 'l tempio, et è un vecchio raso con un cappuccio rosso in testa.
Visse anni LXXX e si commise nello spedale di San Paulo con alcune sue facultà; et a cagione di esservi accettato piú volentieri, fece portarvi un gran cassone, dove finse di avere tesoro, dandone la chiave allo spedalingo, ma con patto che e' non dovesse aprirsi già mai, se non dopo la morte di esso Alesso.
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