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      Fu bene stimato e pregiato assai et in Padova e per tutta la Lombardia e dalla Signoria di Vinegia; sí perché non avevano avuti molto eccellenti artefici sino a 'l suo tempo, sí ancora perché nel fondere i metalli per la lunghissima pratica, valeva un mondo. Accadde, essendo egli già divenuto vecchio, che per la signoria di Vinegia fu fatto deliberazione che e' si facesse di bronzo la statua di Bartolomeo da Bergamo a cavallo; e volsero fare allogazione de 'l cavallo ad Andrea del Verrocchio fiorentino, e de la figura al Vellano. Laonde non sapendo questo Andrea, et avendo già finito il modello del cavallo, come intese questa nuova, ne montò in tanta collera e sí fatto sdegno, che parendoli essere altro maestro come in effetto era, ruppe le gambe et il collo al modello e, fracassatolo tutto, se ne tornò a Fiorenza. Ma richiamato dalla Signoria che gli dette tutto il lavoro, nuovamente tornò a finirlo. De la qual cosa prese il Vellano tanto dispiacere, che , senza indugio alcuno, se ne tornò a Padova. E se bene e' non fece questa, le altre opere quasi infinite che egli aveva fatte per la Lombardia, gli servirono pure a bastanza a dargli nome e reputazione. E finalmente morí di età di anni LXXXXII. Furono le esequie sue celebrate nel Santo; e quivi onoratamente riposto il corpo e mantenuta appresso la sua memoria, per degno e conveniente premio delle fatiche durate da lui per onorare et esaltare e se medesimo e la sua città, che di lui veramente può gloriarsi.
      FRA' FILIPPO LIPPI


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Le vite de' più eccellenti architetti pittori et scultori italiani da Cimabue insino a' tempi nostri.
di Giorgio Vasari
1550 pagine 1014

   





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