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DOMITIVM HINC VENETVM SVBSTVLIT INSIDIISDOMITIVM ILLVSTREM PICTVRA TVRPAT ACVTVM
SIC SAEPE INGENIVM VIS INIMICA MALI.
Lasciò suoi discepoli Iacop del Corso che fu ragionevole maestro, il Pisanello che finí le sue cose, il Marchino e Giovanni da Rovezzano, l'anno MCCCCLXXVIII. ,
GENTILE DI FABRIANO E VITTORE PISANELLO
Pittori
Grandissimo vantaggio ha chi campa in uno avviamento dopo la morte di chi ha procacciato qualche degna opera donde egli abbia ad acquistar nome, perché senza molta fatica, seguitando l'ombra del suo maestro, sotto quella protezzione si perviene a que' fini, che se per sé solo vi si dovesse arrivare, bisognerebbe piú lungo tempo e fatiche maggiori assai. Il che, ancora che in molti si sia veduto, si potette vedere e toccare (come si dice) con mano nel Pisanello pittore; il quale, dimorato molti anni in Fiorenza con Andrea da 'l Castagno e finito le opere sue dopo la morte di quello, acquistò tanto credito co 'l nome di Andrea, che venendo in Fiorenza Papa Martino V ne lo menò seco a Roma, et in Santo Ianni Laterano in fresco gli fece fare alcune istorie vaghissime e belle al possibile. Perché egli abondantissimamente mise in quelle una sorte di azzurro oltramarino donatoli dal detto papa, sí bello e sí colorito, che non ha avuto ancor paragone. Et a concorrenza di questo lavoro Maestro Gentile da Fabbriano alcune istorie di sotto a lui, et infra l'altre fece di terretta tra le finestre in chiaro e scuro alcuni Profeti, che sono tenuti la miglior cosa di tutta quella opera.
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