Il Pisanello per proprio nome detto Vittore, dipinse ancora in , altri luoghi per Roma; e parimente nel Campo Santo di Pisa, nella quale, come in amatissima patria sua dimorando poi lungamente, terminò finalmente assai ben maturo la vita sua. Costui oltre a questo fu eccellentissimo ne' bassi rilievi, e fece le medaglie di tutti i principi di Italia e quelle del Re Alfonso I massimamente. Ma Gentile seguitando il dipignere, con molta diligenzia fece infiniti lavori nella Marca, e particularmente in Agobbio dove ancora se ne veggono alcuni, e similmente per tutto lo stato d'Urbino. Lavorò in San Giovanni di Siena, et in Fiorenza nella sagrestia di Santa Trinita fece una tavola con la istoria de' Magi, et in Perugia molti lavori e specialmente in San Domenico, dove e' fece una tavola molto bella. Dipinse ancora in Città di Castello, sino a che ultimamente tornò a Roma, dove lavorando per sostentarsi, si condusse a tale, essendo fatto parletico, che e' non operava piú cosa buona. Laonde stette piú di sei anni che nulla fece, e consumato dalla vecchiezza, trovandosi già LXXX anni, finalmente pur si morí. E gli fu fatta questa memoria:
HIC PVLCHRE NOVIT VARIOS MISCERE COLORES:
PINXIT ET IN VARIIS VRBIBVS ITALIAE. ,
PESELLO E FRANCESCO PESELLI
Pittori Fiorentini
Rare volte suole avvenire che i discepoli de' maestri rari, se osservano i documenti di quegli, non divenghino molto eccellenti, e che se pure non se gli lasciano dopo le spalle, non gli pareggino almeno e si agguaglino a loro in tutto.
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