Troncò la vita a quel felice ingegno.
Ma in van; perché i suoi marmiViveran sempre, e viveranno i carmi.
Furono le sculture sue fatte nel MCCCCLXXXV. Lasciò abbozzata una Santa Maria Maddelena in penitenzia, la quale fu poi finita da Benedetto da Maiano, la quale è in Santa Trinita di Fiorenza, entrando in chiesa a man destra, bellissima quanto piú dir si possa.
MINO
Scultore da Fiesole
Quando gli artefici nostri non cercano altro nelle opere ch'e' fanno, che imitare la maniera del loro maestro o d'altro eccellente, che gli piaccia il modo di quello operare, o nell'attitudini delle figure, o nell'arie delle teste, o nel piegheggiare de' panni, e studiano quelle solamente, se bene col tempo e con lo studio le contraffanno simili, non possono arrivare con questo solo a la perfezzione dell'arte; avvenga che manifestissimamente si vede che rare volte si passi a chi si camina dietro, perché la imitazione della natura , è ferma nella maniera di quello artefice che ha fatto la lunga pratica diventare maniera. Con ciò sia che l'imitazione è una ferma arte di fare appunto quel che tu fai, come sta il piú bello delle cose della natura, pigliandola schietta senza la maniera del tuo maestro o d'altri; i quali ancora eglino ridussono in maniera le cose che tolsono da la natura. E se ben pare che le cose delli artefici eccellenti siano cose naturali o ver simili, non è che mai si possa usar tanta diligenzia che si facci tanto simile che elle sieno com'essa natura; né ancora, scegliendo le migliori, si possa fare composizion di corpo tanto perfetto che la arte la trapassi.
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