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      Ma quando in tali città divengono alcuni eccellenti, sono da que' popoli ammirati e stimati, per la poca quantità che il paese loro ne produce; come fu veramente ammirato e tenuto eccellente Ercole da Ferrara pittore, che fu creato di Lorenzo Cossa, il quale Cossa fu ne' suoi tempi molto stimato, et infinite opere fece et in Ferrara e per tutta la Lombardia et in Bologna massimamente, dove chiamato da M Giovanni Bentivogli dipinse molte camere e molte sale nel palazzo di quello, de le quali, per essere state poi rovinate, non accade altrimenti dire; e la cappella ancora in San Iacopo con duoi trionfi tenuti allora in quella città una cosa molto eccellente. Lavorò ancora in Ravenna, nella chiesa di San Domenico, la tavola a tempera e la cappella di San Bastiano a fresco; et in Ferrara sua patria il coro di San Domenico a fresco pure, e molte altre opere a tempera che non sono da farne memoria. E nella Misericordia di Bologna fece alcune pitture. Ma particularmente in San Giovanni in Monte di quella città fece una tavola con una Nostra Donna e certi santi d'intorno, che fu finita da lui l'anno MCCCCIIIC. E cosí in San Petronio in una cappella una tavola a tempera, che si conosce a la maniera, con una predella sotto di figure piccole fatte con gran diligenzia. Al Cossa dunque, mentre che egli era in cotanto credito, fu da alcuni Ferraresi dato a imparare i modi della arte il predetto Ercole molto giovane allora modesto e di acuto ingegno il quale, per venire a quel grado che e' piú bramava, studiando continovamente il dí e la notte passò in brieve tempo il maestro quanto al disegno; ma per la reverenzia che gli portava, non si volse però per , questo partire da lui, ma continovò nel servizio suo sino a la morte di esso Cossa, con fatiche e disagi quasi incredibili.


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Le vite de' più eccellenti architetti pittori et scultori italiani da Cimabue insino a' tempi nostri.
di Giorgio Vasari
1550 pagine 1014

   





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