Avvenne che la Signoria di Vinezia avendo avuto molte vittorie per la virtú di Bartolomeo da Bergamo, volendo onorare la virtú di quel signore e dare animo a gli altri loro capitani, deliberò in Senato che e' se gli facessi una statua a cavallo di bronzo e dorata per porsi in su la piazza di Santo Giovanni e Polo, e trovando il nome d'Andrea sparso per tutta Italia e fuora sopra ogni altro, mandarono per lui a Fiorenza, e condottolo a Venezia con grandissima provisione gli fecion fare un modello di terra, grande appunto quanto aveva da essere. Il quale, poi che egli ebbe finito di terra e cominciato ad armare per gettarlo di bronzo, eraci molti gentiluomini che volevano che il Vellano da Padova facesse la figura, et Andrea il cavallo. De la qual cosa sdegnatosi, egli se ne tornò a Fiorenza, avendo prima spezzato al cavallo le gambe e la testa. Il che intendendo la Signoria, gli fece intendere che non tornasse loro nelle mani, perché gli sarebbe tagliato il capo. Laonde egli le scrisse che sapeva rifare il capo a' cavalli, ma ch'essi non avrebbono già saputo rapiccare la testa a gli uomini, né una simile a quella di Andrea. Questa pronta risposta piacque molto a quei signori, e con doppia provisione lo fecero ritornare. E non dopo molto tempo racconciò il modello e, gittandolo di bronzo, riscaldò e raffreddò, , di maniera che e' finí la vita in Vinezia lasciando imperfetta non solamente questa opera, ma un'altra che e' faceva in Pistoia, ciò è la sepultura del Cardinale Forteguerra, con tre Virtú Teologiche et un Dio Padre sopra, la quale fu finita di poi da Lorenzetto scultore fiorentino.
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