Dipinse ancora l'arco sopra la porta di Santa Maria Ughi , et un tabercolino dietro a la Arte de' Linaiuoli, similmente un San Giorgio molto bello, che ammazza il serpente. E per il vero egli intese molto bene il modo del dipignere in muro, e facilissimamente lo lavorò, essendo nientedimanco nel comporre le sue cose molto leccato. Fu chiamato a Roma da papa Sisto IIII a dipignere con altri maestri la sua cappella, e dipinsevi quando Cristo chiama a sé da le reti Pietro et Andrea, e la Resurressione di esso Iesú Cristo, della quale oggi è guasta la maggior parte per essere ella sopra la porta respetto a lo avervisi avuto a rimettere uno architrave che rovinò. Era in questi tempi medesimi in Roma, Francesco Tornabuoni onorato e ricco mercante et amicissimo di Domenico, al quale essendo morta la donna sopra parto, et avendo per onorarla come si convenia alla nobiltà loro, fattole fare una sepoltura nella Minerva, con alcune storie di marmo, piacque ancora che Domenico dipignesse tutta la faccia dove ell'era sepolta, et oltre a questo vi facesse una piccola tavoletta a tempera. Laonde in quella pariete fece quattro storie: dua di San Giovanni Batista e due della Nostra Donna; le quali veramente gli furono allora molto lodate. E provò tanta dolcezza nella pratica di Domenico, che tornandosene quello a Fiorenza con onore e con danari, lo raccomandò per lettere a Giovanni suo parente, scrivendoli quanto e' lo avesse servito bene in quella opera e quanto il papa fusse satisfatto de le sue pitture.
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