Né si può descrivere la bellezza che Sandro mostrò nelle teste che vi si veggono, le quali con diverse attitudini son girate, quale in faccia, quale in proffilo, quale in mezzo occhio, e qual chinata, et in piú altre maniere e diversità d'arie di giovani, di vecchi, con tutte quelle stravaganzie che possono far conoscere la perfezzione del suo magisterio; avendo egli distinto le corti di tre re, di maniera che e' si comprende quali siano i servidori dell'uno e quali dell'altro. Opera certo mirabilissima, e per colorito, per disegno e per componimento ridotta sí bella, che ogni artefice ne resta oggi maravigliato. Et allora gli arrecò in Fiorenza e fuori tanta fama, che Papa Sisto IIII, avendo fatto fabbricare la cappella in palazzo di Roma e volendola dipignere, ordinò ch'egli ne divenisse capo; onde in quella fece di sua mano le infrascritte storie, ciò è quando Cristo è tentato dal Diavolo, quando Mosè amazza lo Egizzio, e che riceve bere da le figlie di Ietro Madianite. Similmente quando sacrificando i figliuoli di Aaron, venne fuoco da' cielo, et alcuni santi papi nelle nicchie di sopra alle storie. Laonde, acquistato fra molti concorrenti che seco lavorarono, e Fiorentini e di altre città, fama e nome maggiore, ebbe da 'l papa buona somma di danari; i quali ad un tempo destrutti e consumati tutti nella stanza di Roma, per vivere a caso come era il solito suo, e finita insieme quella parte che e' gli era stata allogata, e scopertala, se ne tornò subitamente a Fiorenza. Dove per essere persona sofistica, comentò una parte di Dante, e figurò lo Inferno e lo mise in stampa, dietro al quale consumò di molto tempo, per il che non lavorando fu cagione di infiniti disordini alla vita sua.
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