Mise in stampa ancora il , Trionfo della Fede di fra' Girolamo Savonarola da Ferrara, e fu molto partigiano a quella setta. Il che fu causa che, abbandonando il dipignere e non avendo entrate da vivere, precipitò in disordine grandissimo. Perché ostinato alla setta di quella parte, faccendo continuamente il piagnone e deviandosi da
'l lavoro, invecchiando e dimenticando, si condusse in molto mal essere. Aveva lavorato molte cose in quel di Volterra e molte a Lorenzo Vecchio de' Medici, il quale mentre visse sempre lo sovvenne. Et in San Francesco fuor della porta San Miniato un tondo con una Madonna, con angeli grandi quanto il vivo, il quale fu tenuto cosa bellissima. Dicesi che Sandro era persona molto piacevole e faceta, e sempre baie e piacevolezze si facevano in bottega sua, dove continovamente tenne a imparare infiniti giovani, i quali molte giostre et uccellamenti usavano farsi l'un l'altro, e Sandro stesso accusò per burla uno amico suo di eresia a gli Otto; il quale comparendo domandò chi l'aveva accusato e di che, perché sendogli detto che Sandro era stato, il quale diceva ch'ei teneva l'opinione degli Epicurei, che l'anima morisse col corpo, rispose e disse: "Egli è vero che io ho questa opinione dell'anima sua, ch'è bestia, e bene è egli eretico, poiché senza lettere comenta Dante e mentova il suo nome invano". Dicesi ancora che molto amava quegli che vedeva studiosi della arte, e dicono che guadagnò molto, e tutto per trascurataggine senza alcun frutto mandò in mala parte.
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