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      ESSE PAREM HVNC NORIS, SI NON PRAEPONIS, APELLI,
      AENEA MANTINEAE QVI SIMVLACRA VIDES.
     
      Tiensi ancora memoria grandissima dello onorato viver suo e de' costumi lodevoli che egli aveva, e dello amore col quale insegnava l'arte a gli altri pittori. Lasciò costui alla pittura la difficultà degli scorti delle figure al di sotto in su: invenzione difficile e capricciosa; et il modo dello intagliare in rame le stampe delle figure, comodità singularissima veramente; per la quale ha potuto vedere il mondo, non solamente la baccanaria, la battaglia de' mostri marini, il Deposto di croce, il Sepelimento di Cristo, la Resurressione , con Longino e con Santo Andrea, opere di esso Mantegna, ma le maniere ancora di tutti gli artefici che sono stati.
      FILIPPO LIPPI
     
      Pittor Fiorentino
     
      Coloro che con qualche macchia nascono al mondo (qualunche ella si sia) lasciatagli da i suoi maggiori, e quella cuoprono con la modestia del vivere e con la gratitudine delle parole, e con fatti egregi il piú che sanno in tutte l'azzioni et in tutte l'opere loro, non solamente meritano lode de la prima virtú, ma infiniti premi de le seconde azzioni; conoscendosi apertamente che il vincolo della virtú, che è infusa in un animo, che sia in quella raro et eccellente, è il maggiore ornamento che sia e che si possa avere, e la cortesia fra l'altre virtú, il piú delle volte è quella che taglia, spezza e rompe gli animi indurati nelle invidie e nelle maledicenzie de gli uomini. Questa sola virtú rende molli e facili i pensieri ignoranti; perché si vede che chi continua i mezzi del non dar menda ad altrui et in tutto il suo procedere si ingegna sempre giovare a ciascuno, costui sicuramente si tira a la sepoltura prigione il mondo malgrado suo e trionfa de la malizia e dell'invidie de gli uomini, come fece Filippo.


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Le vite de' più eccellenti architetti pittori et scultori italiani da Cimabue insino a' tempi nostri.
di Giorgio Vasari
1550 pagine 1014

   





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