Sono le storie di detta opera la resurrezzione di Drusiana per San Giovanni Evangelista, dove mirabilmente si vede espressa la maraviglia de' circunstanti nel vedere suscitare una morta con un semplice segno di croce, e massimamente in un sacerdote o filosofo con un vaso in mano, vestito alla antica, il quale attonito di tal cosa, attentissimamente considera donde ciò sia. In questa medesima istoria, fra molte donne diversamen,te abbigliate, si vede un putto che, impaurito d'un cagnolino spagnuolo pezzato di rosso, che lo ha preso co' denti per una fascia, ricorrendo intorno a la madre e fra' panni di quella occultandosi, non dimostra manco timore o spavento del morso, che la madre tra quelle donne e maraviglia et orrore de la resurressione di Drusiana. Appresso, il bollire nello olio di esso santo, dove si vede la collera del giudice che comanda che il fuoco si accresca, et i reverberi delle fiamme nel viso di chi soffia, e molto belle attitudini in tutte le figure ad imitazione dello antico. Nella altra faccia è San Filippo nel tempio di Marte, che fa uscire il serpente di sotto l'altare, il quale amazza col puzzo il figliuolo del re. Perché Filippo fece una buca in certe scale et un sasso che è aperto, sí simile la rottura de 'l sasso, che una sera un de' garzoni volendo riporre una cosa che non fosse veduta, sendo picchiata la porta, ivi corse per appiatarvela dentro, e ne restò ingannato. Si dimostrò l'arte di Filippo ancora in un serpe talmente, che il veleno, il fetore e 'l fuoco pare di gran lunga piú naturale che dipinto.
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