PIERO DI COSIMO PITTOR F
S'IO STRANO, E STRANE FVR LE MIE FIGVRE,
DIEDI IN TALE STRANEZZA E GRAZIA ET ARTE;
E CHI STRANA IL DISEGNO A PARTE A PARTEDÀ MOTO, FORZA E SPIRTO ALLE PITTVRE.
Molti furono i discepoli di costui, e tali che non accade farne menzione, se non di Andrea del Sarto, il quale per il vero fu piú raro e piú eccellente di Piero, come dimostrano l'opere sue. E di costui al suo luogo faremo la Vita. ,
BRAMANTE DA URBINO
Architettore
Di grandissimo giovamento alla architettura fu veramente il moderno operare di Filippo Brunellesco, avendo egli contrafatto l'opere egregie de' piú dotti e maravigliosi antichi, per esemplo tolti da lui, a questa nuova imitazione del buono et a conservazione del bello, ch'egli poi seguitando gli edifici, mise a luce nell'opere sue. Ma non fu manco necessario a 'l secolo nostro il creare Giulio II, Pontefice animoso, e nel lasciar memorie di sé curiosissimo, perché stante questa sua ardentissima voglia, era necessario che Bramante in questo tempo nascesse, acciò seguitando le vestigie di Filippo, facesse a gli altri dopo lui strada sicura nella professione della architettura, essendo egli di animo, valore, ingegno e scienza in quella arte non solamente teorico, ma pratico et esercitato sommamente. Né poteva la natura formare uno ingegno piú spedito, che esercitasse e mettesse in opera le cose della arte, con maggiore invenzione e misura e con tanto fondamento quanto costui. Giovò ben molto alla virtú sua il trovare un principe, il che a gli ingegni grandi avviene rare volte, a le spese del quale e' potesse mostrare il valore dello ingegno suo e quelle artificiose difficultà che nella architettura mostrò Bramante.
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