Stette costui nella sua giovanezza con Cosimo Roselli per i primi principii della pittura, per la quale egli punto dalle concorrenze de gli artefici suoi, per il voto dello onore fece molte fatiche nella giovanezza sua; et in quelle perseverando, pervenne ad ultima perfezzione di quel grado, che per fama e per opre s'acquista studiando. Si partí da Cosimo, e lavorò alla porta San Piero Gattolini nelle sue case, nelle quali fece molti quadri di pittura. Per il che la fama sua si divulgò talmente, che da Gerozzo di Monna Venna Dini gli fu fatta allogazione d'una cappella nel cimiterio, dove sono l'ossa de' morti nello spedale di Santa Maria Nuova, e cominciovi un Giudicio a fresco, il quale condusse con tanta diligenza e bella maniera in quella parte ch'e' finí, che acquistandone grandissima fama, oltra quella che aveva, molto fu celebrato per aver egli con bonissima considerazione espresso la gloria del Paradiso e Cristo con i dodici Apostoli giudicare le dodici tribú, le quali con bellissimi panni sono morbidamente colorite. Oltra che si vede nel disegno, che restò a finirsi, , queste figure che sono ivi tirate all'Inferno, la disperazione, il dolore e la vergogna della morte eterna; cosí come si conosce la contentezza e la letizia che sono in quelle che si salvano; ancora che questa opera rimanesse imperfetta, avendo egli piú voglia d'attendere alla religione che alla pittura. Perché trovandosi in questi tempi in San Marco fra' Girolamo Savonarola da Ferrara, dell'ordine de' Predicatori, teologo famosissimo, e continovando Baccio la udienza delle prediche sue, per la devozione che in esso aveva, prese strettissima pratica con lui e dimorava quasi continuamente in convento avendo anco con gli altri frati fatto amicizia.
| |
Cosimo Roselli Cosimo San Piero Gattolini Gerozzo Monna Venna Dini Santa Maria Nuova Giudicio Paradiso Cristo Apostoli Inferno San Marco Girolamo Savonarola Ferrara Predicatori Baccio
|