Cominciò in San Gallo una tavola, la quale fu poi finita da Giuliano Bugiardini. Similmente un quadro de 'l ratto di Diana, il quale è oggi appresso M Cristoforo Rinieri, amico et amatore di tutti i nostri arte,fici, che dal detto Giuliano fu colorito, dove sono e casamenti et invenzioni molto lodati.
Gli fu da Piero Soderini allogata la tavola della sala del Consiglio, che di chiaro oscuro da lui disegnata ridusse in maniera ch'era per farsi onore grandissimo. La quale è oggi nella sagrestia di San Lorenzo, onoratamente collocata, cosí imperfetta. Perché avendola cominciata e disegnata tutta, avvenne che per il continuo lavorare sotto una finestra, il lume dato di quella addosso percotendogli, da quel lato tutto intenebrato restò, non potendosi movere punto. Onde fu consigliato che andasse al bagno a San Filippo, essendogli cosí ordinato da' medici; dove dimorato molto, pochissimo per questo migliorò. Era fra' Bartolomeo delle frutte amicissimo et alla bocca molto gli dilettavano, benché alla salute dannosissime gli fossero. Perché una mattina infiniti fichi mangiando, oltra il male che egli aveva, gli sovragiunse una grandissima febbre; la quale in quattro giorni gli finí il corso della vita, d'età d'anni XLVIII, onde egli con buon conoscimento rese l'anima al cielo. Dolse a gli amici suoi et a' frati particolarmente la morte di lui, i quali in San Marco nella sepoltura loro gli diedero onorato sepolcro, l'anno MDXVII, alli otto di ottobre. Era dispensato ne' frati che in coro a ufficio nessuno non andasse; et il guadagno dell'opere sue veniva al convento, restandogli in mano danari per colori e per le cose necessarie del dipignere.
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