Laonde veramente si gli può dar vanto che nelle invenzioni de i componimenti di che storie si fossero, nessuno già mai piú di lui nella pittura è stato accomodato et aperto e valente; come mostrò ancora in questo medesimo luogo dirimpetto a questa in una storia quando San Piero nelle mani d'Erode in pregione è guardato da gli armati, dove tanta è l'architettura che ha tenuto in tal cosa e tanta la discrezione nel casamento della prigione, che invero gli altri appresso a lui hanno piú di confusione ch'egli non ha di bellezza; cercando di continuo figurare le storie come elle sono scritte e farvi dentro cose garbate et eccellenti, come mostra in questa l'orrore della prigione nel veder legato fra que' due armati con le catene di ferro quel vecchio, il gravissimo sonno nelle guardie, il lucidissimo splendor dell'angelo nelle scure tenebre della notte luminosamente far discernere tutte le minuzie delle carcere e vivacissimamente risplen,dere nell'armi di coloro, che i lustri paressino bruniti piú che se fussino di pittura.
Né meno arte e ingegno è nello atto quando egli, sciolto da le catene, esce fuor di prigione accompagnato dall'angelo, dove mostra nel viso San Piero piú tosto d'essere un sogno che visibile, come ancora si vede terrore e spavento in altre guardie che, armate fuor della prigione, sentono il romore della porta di ferro, et una sentinella con una torcia in mano desta gli altri, e mentre con quella fa lor lume reflettano i lumi della torcia in tutte le armi, e dove non percuote quella serve un lume di luna.
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San Piero Erode San Piero
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