La quale opera fu tanto miracolosamente condotta che di gran maraviglia è il vedere come sia possibile avere sfilato i capegli e le barbe e dato morbidezza alle carni; opera certo piú tosto di miracolo che d'artificio umano, perché in essi sono acque, animali, casamenti e talmente ben fatti che non tessuti, ma paiono veramente fatti col pennello. Costò tale opra LXX mila scudi, e sono ancora conservati nella cappella papale.
Fece al Cardinale Colonna un S. Giovanni in tela, il quale portandogli per la bellezza sua grandissimo amore e trovandosi da una infirmità percosso, gli fu domandato in dono da M Iacopo da Carpi medico, che lo guarí; e per averne egli voglia, a se medesimo lo tolse parendogli aver seco obligo infinito et ora si ritrova in Fiorenza nelle mani di Francesco Benintendi. Dipinse a Giu,lio Cardinale de' Medici e vicecancelliere una tavola della Trasfigurazione di Cristo per mandare in Francia, la quale egli di sua mano, continuamente lavorando, ridusse ad ultima perfezzione. Nella quale storia figurò Cristo trasfigurato nel Monte Tabor et appiè di quello erano rimasti gli undici discepoli che lo aspettavano; dove si vede condotto un giovanetto spiritato acciò che Cristo sceso de 'l monte lo liberi, il quale giovanetto mentre che con attitudine scontorta si prostende gridando e stralunando gli occhi, mostra il suo patire dentro nella carne, nelle vene e ne' polsi contaminati dalla malignità dello spirto e con pallida incarnazione fa quel gesto forzato e pauroso.
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