Il quale pare che tanto si ristrignesse insieme con la virtú sua, per mostrare lo sforzo et il valor dell'arte nel volto di Cristo, che finitolo, come ultima cosa che a ·ffare avesse, non toccò piú pennelli, sopragiugnendoli la morte.
Aveva Rafaello stretta e domestica amicizia con Bernardo Divizio Cardinale di Bibbiena, il quale per le qualità sue molto l'amava, e però lo infestava già molti anni per dargli moglie, et egli non la recusava, ma diceva volere ancora aspettare quattro anni. Laonde lasciò il cardinale passare il tempo e ricordollo a Rafaello, che già non se lo aspettava, et egli vedendosi obligato, come cortese non volle mancare della parola sua e cosí accettò per donna la nipote di esso cardinale. E perché sempre fu malissimo contento di questo laccio, andava mettendo tempo in mezzo, sí che molti mesi passarono, che 'l matrimonio non s'era ancora consumato per Rafaello.
E ciò faceva egli non senza onorato proposito, perché, avendo tanti anni servito la corte et essendo creditore di Leone di buona somma, gli era stato dato indizio che alla fine della sala, che per lui si faceva, in ricompensa delle fatiche e delle virtú sue, il papa gli avrebbe dato un cappello rosso, che già infinito numero il papa aveva deliberato far cardinali, e persone manco degne di lui. Però egli di nuovo in luogo im,portante andava di nascosto a' suoi amori. E cosí continuando fuor di modo i piaceri amorosi, avvenne ch'una volta fra l'altre disordinò piú del solito, perché a casa se ne tornò con una grandissima febbre e fu creduto da' medici che fosse riscaldato.
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