Et insomma un lavoro fatto appresso con grandissima diligenzia, sí quanto all'opera dello scarpello e sí quanto allo averlo commesso insieme. Per il che meritò e merita il Cronaca commendazione da qualunche persona conosce la bontà dello operare suo. Et il palazzo fu , e sarà sempre lodato per una delle piú belle fabbriche moderne che abbia Fiorenza.
Fece ancora la sagristia di Santo Spirito in Fiorenza, tempio in otto facce lavorato con garbata proporzione e con amorevolezza commessa ogni minima pietra. Sonvi ancora alcuni capitelli condotti dalla felice mano di Andrea dal Monte San Savino, che gli lavorò in somma perfezzione. Similmente fece il ricetto della sagrestia, che è tenuta bellissima invenzione, se bene il partimento non è su le colonne ben partito. Fece Simone la chiesa di San Francesco dell'Osservanza su 'l poggio di San Miniato, e similmente tutto il convento di detti frati, il quale è cosa molto lodata e di bonissimo garbo condotta, le cappelle, le finestre e tutto quello che vi si vede. Nel palazzo della Signoria di Fiorenza nella sala del Gran Consiglio fece i cavalli di legno di pezzi per reggere il tetto, i quali sono tenuti mirabili, ingegnosi e stupendissimi, dove molta fama acquistò. Eragli entrato in capo frenesia delle cose di fra' Girolamo Savonarola, nelle quali era tanto impazzito che altro che di quelle non voleva ragionare. Finalmente, essendo già d'età d'anni LV d'una infirmità assai lunga si morí. E fu onoratamente sepolto nella chiesa di Santo Ambruogio di Fiorenza nel MDIX, e non dopo lungo spazio di tempo fu poi fatto per lui questo epitaffio:
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