Cosí in bonissimo credito in quella città venuto, successe l'anno MDXXVII la furia e la ruina del sacco. Per il che dolente oltra modo, a San Gimignano sua patria tornare gli convenne. Laonde fra i disagi patiti e lo amore dell'arte mancatogli, non essendo piú fra tanti divini ingegni e fuor dell'aria che i belli ingegni alimenta e fa fare cose rare, in quella terra fece opere di facciate e d'altro, che non le conterò parendomi coprire ogni lode che in Roma s'aveva acquistato. Basta che si vede espressamente che le violenzie deviano forte i pellegrini ingegni da quel primo obietto, e li fanno torcere la strada in contrario. Come si vede che fecero ancora a un suo compagno chiamato Schizzone, il quale fece in Borgo alcune cose lodate, e cosí in Campo Santo di Roma et in Santo Stefano de gli Indiani; e 'l poverino ancor egli dalla poca discrezione de' soldati fu fatto deviare da l'arte, e di là a poco tempo vi perdé ancora la vita. Ma per tornare a Vicenzio, essendo egli già venuto in età de gli anni della vecchiaia, in San Gimignano di mal di febbre finí la vita l'anno MDXXXIII.
ANDREA DAL MONTE SANSOVINO
Scultore et Architetto
I buoni ingegni et i doni che 'l cielo comparte alle persone che teniamo rare, sono sempre con stravagante e raro modo da noi scoperti e da loro con bizzarri e straordinarii andari, continuamente poi messi in opera; ma sí cariche di sapere si dimostrano le cose loro, sí per il fatto e sí per lo studio, ch'elle fanno ammirare ogni intelletto saputo. Atteso che in ogni loro azzione traboccano di quel soverchio sapere, il quale senza benigno influsso de' cieli, per se medesimo non si acquista.
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