Era costui persona certo diligentissima e pulitissima nell'opre ch'e' fece quanto nessuno altro che in Fiorenza sia stato per lo a dietro. Fu compagno, caro amico e molto dimestico di Lionardo da Vinci, che insieme, sotto Andrea del Verrocchio, lungo tempo impararono l'arte. Vedesi il lavorare a olio di Lorenzo essere stato cagione che la pulitezza del tenere i colori e del purgare gli olii, coi quali lavorava le pitture, le fanno parere men vecchie che quelle de gli altri piú pratichi, i quali furono al tempo suo, come , ne fa fede in Cestello una tavola, dentrovi una Nostra Donna, San Giuliano e San Niccolò, cosa incredibile a vedere l'amore che Lorenzo in questa opera mostrò portare all'arte, per l'infinita diligenza che usò in quella.
Lavorò in sua giovenezza in Orto San Michele, in un pilastro, un San Bartolomeo. Alle monache di Santa Chiara in Fiorenza, dipinse una tavola della Natività di Cristo con alcuni pastori et angeli, dove spese grandissimo tempo in fare erbe contraffatte da 'l vivo, e similmente nell'altre figure mise tempo e fatica straordinaria. Nel medesimo luogo è il quadro d'una Maddalena in penitenzia et un altro quadro appresso. In casa M Ottaviano de' Medici fece un tondo d'una Nostra Donna, e per molte altre case di cittadini, tondi di Nostra Donna et altri lavori. In S. Friano fece una tavola, et in S. Matteo dell'ospedal di Lemmo lavorò alcune figure. In Santa Reparata un quadro dell'Angelo Michele; e per Fiorenza fece molte altre pitture come la tavola della Compagnia dello Scalzo fatta con la solita diligenzia.
| |
Fiorenza Lionardo Vinci Andrea Verrocchio Lorenzo Cestello Nostra Donna San Giuliano San Niccolò Lorenzo Orto San Michele San Bartolomeo Santa Chiara Fiorenza Natività Cristo Maddalena Ottaviano Medici Nostra Donna Nostra Donna S. Friano S. Matteo Lemmo Santa Reparata Angelo Michele Fiorenza Compagnia Scalzo
|