Cercò Boccaccino nel suo ritorno de la veduta delle anticaglie e delle altre cose de' moderni maestri avanzarsi molto; ma non potendo farlo, colpa del troppo tempo che aveva, fece l'arte pur nel medesimo modo. E finalmente già d'anni LVIII, dicono che per una lunga infermità passò di questa vita. Ne' tempi di costui fu in Milano Girolamo Milanese miniatore, del quale si veggono opere assai, e qui,vi et in tutta la Lombardia. Fu ancora Bernardino del Lupino milanese, quale fu delicatissimo, vago et onesto nelle figure sue, come si vede sparsamente in quella città et a Sarone, luogo lontano da quella XII miglia, nello Sponsalizio di Nostra Donna, et in altre storie nella chiesa di Santa Maria fatte in fresco perfettissimamente. Costui valse ancora nel fare ad olio cosí bene come a fresco, e fu persona molto cortese e servente de l'arte sua; per il che giustamente se li convengono quelle lodi che merita qualunche artefice che, con l'ornamento della cortesia, fa cosí risplendere l'opere della vita sua come quelle della arte.
LORENZETTO
Scultore Fiorentino
Quando la fortuna ha tenuto in basso per la povertà la virtú, rimorsa spesse volte dallo stimolo, si ravvede, et in un punto non aspettato, procaccia varii modi di beneficii, per rimunerare in uno anno i dispetti e le incommodità di molti. Questo provò Lorenzo di Lodovico campanaio fiorentino, le cui fatiche furono parte nella scultura e parte nella architettura. Fu al tempo del grazioso Raffaello da Urbino da lui strettissimamente amato; il quale lo fece operare sotto di sé aiutandolo, e gli diede per moglie la sorella di Giulio Romano discepolo suo.
| |
Boccaccino Milano Girolamo Milanese Lombardia Bernardino Lupino Sarone Sponsalizio Nostra Donna Santa Maria Fiorentino Lorenzo Lodovico Raffaello Urbino Giulio Romano
|