Ma poi a poco a poco hanno conosciuto i popoli la bontà di quella, e gli hanno dato lode mirabili. Fece in San Lorenzo la tavola di Carlo Ginori dello Sponsalizio di Nostra Donna, tenuto cosa bellissima.
Et invero che in quella sua facilità del fare non è mai stato chi di pratica o di destressa l'abbi potuto vincere, né a gran lunga acco,starseli.
Era nel colorito sí dolce e con tanta grazia cangiava i panni, che il diletto, che per tale arte prese, lo fé sempre tenere lodatissimo e mirabile, come chi guarderà tale opera conoscerà tutto questo ch'io scrivo esser verissimo. Fece ancora a Giovanni Bandini un quadro di alcuni ignudi bellissimi, storia di Mosè quando egli amazza lo Egizzio, nel quale erano cose lodatissime; e credo che in Francia fosse mandato. Similmente un altro ne fece a Giovanni Cavalcanti, che andò in Inghilterra, quando Iacob piglia 'l bere da quelle donne alla fonte, che fu tenuto divino, atteso che vi erano ignudi e femmine lavorate con somma grazia, alle quali egli di continuo si dilettò far pannicini sottili, acconciature di capo con trecce et abbigliamenti per il dosso.
Stava il Rosso, quando questa opra faceva, nel Borgo de' Tintori, che risponde con le stanze ne gli orti de' frati di Santa Croce, e si pigliava piacere d'un bertuccione, il quale aveva spirto piú d'uomo che di animale; per la qual cosa carissimo se lo teneva e come se medesimo l'amava, e perciò ch'egli aveva uno intelletto maraviglioso, gli faceva fare di molti servigi. Avvenne che questo animale s'innamorò di un suo garzone, chiamato Batistino, il quale era di bellissimo aspetto, et indovinava tutto quel che dir voleva, a i cenni, che 'l suo Batistin gli faceva.
| |
San Lorenzo Carlo Ginori Sponsalizio Nostra Donna Giovanni Bandini Mosè Egizzio Francia Giovanni Cavalcanti Inghilterra Iacob Rosso Borgo Tintori Santa Croce Batistino Batistin
|