Nella quale fece una tavola di ritratto, simile a quella che Lorenzo aveva fatta nelle monache di Santa Chiara, dentrovi la Natività di Cristo, non manco buona che quella di Lorenzo. Cosí in un pilastro, che in chiesa di San Michele in Orto si vede, per l'Arte de' Vinattieri, un San Martino a olio, figurato da vescovo, il quale gli diede nome di bonissimo maestro. Ebbe Giovanni Antonio di continuo in venerazione l'opere e la maniera di fra' Bartolomeo di San Marco, e fortemente a esse cercò nel colorito d'accostarsi. Fece per Madonna Alfonsina, moglie di Piero de' Medici, una tavola posta nella chiesa di Camaldoli di Fiorenza, dentrovi Santo Arcadio crocifisso et altri martiri con le croci in braccio, e due ginocchioni; nella quale sono alcuni fanciulli che portano loro le palme, che di colorito sono bellissimi e di grazia. Fece molti quadri per le case de' cittadini, et ancora dipinse a Taddeo Taddei un Crocifisso con due figure su 'l canto della casa loro a fresco in un tabernacolo. Lavorò nel refettorio della badia di Fiorenza un Crocifisso et altre figure a fresco, e dipinse in San Girolamo, San Francesco e Santa Lisabetta di quello ordine, Regina di Ungheria. Fece alla Compagnia del Ceppo un segno da portare a processione, nel quale dipinse la Visitazione di Nostra Donna e San Niccolò. Lavorò una tavola a San Iacopo sopra Arno, dentrovi la Trinità con infiniti angeli, e da basso Santa Maria Maddalena e Santa Caterina con San Iacopo Apostolo; tutte di bonissimo colorito tirate e con diligenzia finite.
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