Però molto deverebbono gli artefici nostri spronar se stessi con la frequenza de gli studi, per venire a quel fine che rimanesse ricordo di loro per opere e per scritti, perché, ciò facendo, darebbono anima e vita a loro et all'opere ch'essi lasciano dopo la morte. Ritrovò il Morto le grottesche piú simili alla maniera antica, ch'alcuno altro pittore, e per questo merita infinite lode, da che per il principio di lui sono oggi ridotte dal,le mani di Giovanni da Udine e di altri artefici a tanta bellezza e bontà in questo mestiero. Per il che meritamente gli fu fatto questo epitaffio:
MORTE HA MORTO NON ME CHE IL MORTO SONO,
MA IL CORPO; CHE MORIR FAMA PER MORTENON PVÒ. L'OPERE MIE VIVON PER SCORTE
DE' VIVI, A CHI VIVENDO OR LE ABBANDONO.
FRANCIA BIGIO
Pittor Fiorentino
Le fatiche che si patiscono nella vita per levarsi da terra e 'l ripararsi da la povertà, soccorrendo non pur sé ma i prossimi suoi, fanno che il sudor di tale, di amaro diventa dolcissimo, et el nutrimento di ciò talmente pasce l'animo altrui, che la bontà del cielo, veggendo alcun volto a buona vita et ottimi costumi e pronto et inclinato a gli studi delle scienzie, è sforzata sopra l'usanza sua essergli nel genio favorevole e benigna. Come fu veramente al Francia pittor fiorentino, il quale da ottima e giusta cagione posto all'arte della pittura, s'esercitò in quella, non tanto desideroso di fama, quanto per porgere aiuto nel bisogno a' parenti suoi. Et essendo egli nato di umilissimi artefici e persone basse, cercava svilupparsi da questo, al che fare lo spronò molto la concorrenza di Andrea del Sarto allora suo compagno, col quale molto tempo tenne e bottega e la vita del dipignere.
| |
Morto Giovanni Udine Fiorentino Francia Andrea Sarto
|