Pagina (858/1014)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Laonde fece fare una palla di legno al tornio, mezza tonda e di grandezza simile allo specchio, e dentro si mise con grande amore a contraffare tutto quel,lo che vedeva nello specchio, e particularmente se stesso; e sí simile a se medesimo ritraendosi somigliar si fece, che non si potrebbe stimare né credere. Basti che con tanta felicità e perfezzione gli successe tal cosa, che nel vero non averebbe il medesimo il vivo fatto, che egli fece. Quivi era ogni lustro del vetro et ogni segno di riflessione, d'ombre e di lumi, sí propri e veri, ch'aggiugnere non vi si può per alcuno ingegno. E ne fé segno tal cosa manifesto il mandarlo a Clemente VII Pontefice, ch'egli nel vederlo con ogni ingegnoso se ne stupí, et ordinò di sua bocca ch'egli da Parma venisse a Roma. E di tal cosa in dono ne fé degno M Pietro Aretino, il quale in Arezzo nelle sue case un tempo come reliquia il tenne, e poi lo donò a Valerio Vicentino. Venne Francesco da Parma a Roma, e da que' prelati fu onorato molto e fu tanto degno di lode, per alcune cose sue, che colorite aveva recate da Parma, che e' ne fu giudicato di grande spirito et ingegnosissimo. Con ciò sia che di somma maraviglia erano i modi dell'opere e de gli andari suoi, vedendosi ancora alcuni quadretti piccoli ch'erano venuti in mano del Cardinale Ippolito de' Medici, e si diceva publicamente in Roma per infinite persone lo spirito di Raffaello esser passato nel corpo di Francesco, nel vederlo nell'arte raro e ne i costumi sí grato. Perché fu tanto lo amore che Francesco portò alle cose di Raffaello, et il bene ch'egli diceva di lui, che mai non finiva ragionare delle lodi di quello.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Le vite de' più eccellenti architetti pittori et scultori italiani da Cimabue insino a' tempi nostri.
di Giorgio Vasari
1550 pagine 1014

   





Clemente VII Pontefice Parma Roma Pietro Aretino Arezzo Valerio Vicentino Francesco Parma Roma Parma Cardinale Ippolito Medici Roma Raffaello Francesco Francesco Raffaello