Et in su quella accompagnò, per ire in San Pietro, scale mirabili di dolcezza a salire, che fra gli antichi e moderni non si è visto ancor meglio; e la cappella Paulina, dove si ha da mettere il Sacramento, cosa vezzosissima e tanto bella e sí bene misurata e partita, che per la grazia che vi si vede pare che ridendo e festeggiando ti s'appresenti. Fece la fortezza di Perugia, nella discordia che fu tra loro e 'l papa, dove le case de' Baglioni andorono per terra, la quale con prestezza maravigliosa non solamente rese finita, ma bella. Fece ancora la fortezza in Ascoli, e quella in pochi giorni condusse a termine, che ella si poteva guardare. Il che gli Ascolani e gli altri non pen,sarono già mai che si potesse fare in molti anni. Per il che nel metterci sí tosto la guardia, quei popoli si stupirono e quasi non lo credevano. Rifondò ancora per le piene, quando il Tevere ingrossa in Roma, la casa sua in strada Giulia, e diede principio et a buon termine condusse il palazzo ch'egli abitava, vicino a San Biagio, cosa onoratissima e degna d'ogni principe, nel quale spese qualche migliaia di scudi.
Ma tutto quello che fece di giovamento e d'utilità al mondo è nulla a paragone del modello della venerandissima e stupendissima fabbrica di San Pietro, la quale fu ordinata da Bramante, et egli con ordine nuovo e modo straordinario di leggiadria e di proporzionata composizione e di decoro e distribuzione de' suoi luoghi, con bellissimi corpi in piú parti di quella situati e fermi, nuovamente ha riordinata e per mano d'Antonio d'Abaco suo creato, fattone fare di legname tutto il modello interamente finito, dove si ha guadagnato nome grandissimo.
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