E per molte chiese di quella città fece cappelle, tavole e varii ornamenti, per abbellirla et ornarla. La qual cosa fu cagione che , quel duca onoratamente lo rimunerò. Inoltre fabbricò per sua abitazione in quella città una casa dirimpetto a San Barnaba, la quale fece tutta dipignere et abbellire di stucchi. Percioché egli aveva de le antiquità di Roma, e similmente il duca glie ne aveva date, ch'egli se ne ornasse e ne avesse buona custodia. E perché grandissima utilità si traeva de' suoi disegni, ordinò che in Mantova non si potesse far fabbrica, senza disegni et ordine di Giulio, il quale talmente operò con fogne, fossi et ordini buoni dati a' Mantovani, che dove prima solevano abitare di continuo nel fango e nella memma gli ridusse all'asciutto, e di mala aria e pestifera che prima era, la condusse a buona e sana. Rifece poi la chiesa a San Benedetto da Mantova vicino al Po, luogo de' monaci neri, e rinovò molti altri edifici. E per tutta la Lombardia giovò di maniera che que' popoli hanno posto di torre in uso l'arte del disegno, inusitata sino al suo tempo, che ne sono uscite di poi pratiche persone e bellissimi ingegni. Faceva di continuo disegni a circunvicini e per fabbriche e per opere, come a Verona nel Duomo fece al Moro Veronese, il quale la tribuna d'esso a fresco dipinse, et al Duca di Ferrara moltissimi disegni per panni di seta e d'arazzi.
Mostrò ancora il valor suo nella venuta di Carlo V imperatore, quando fece gli apparati in Mantova e l'ordine d'una scena, nella quale egli con nuovi ordini di lumi fece recitare, errando il sole mentre si recitò, che faceva lume loro, e finita la comedia si nascose sotto i monti.
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