E nel vero egli piú che volentieri vi sarebbe andato, se due cose non l'avessero ritenuto. L'una era che il Cardinale di Mantova non voleva per alcun modo contentarsi ch'egli , si partisse, l'altra che la moglie, gli amici e parenti di lui lo confortavano a non lassar Mantova. E di piú si trovava egli allora molto male disposto del corpo. Laonde, rinfrescato di lettere da Roma, cominciò a fantasticare in quanto onore e gloria, et in casa sua tal cosa lo porrebbe, et in quanta grandezza d'utile e di grado i figliuoli suoi per la chiesa potevano venire. Per il che, non potendo partire, ne prese tal dispiacere che fra il male e quello aggravamento di piú, si morí in pochi giorni in Mantova. La quale poteva pur concedergli grazia che, come ella s'era abbellita per lui, cosí egli la sua patria ornasse et onorasse. Ove per la invidia di non se lo prestare l'una all'altra, fecero sí che poi nessuna di loro non se lo potette godere altrimenti. Morí di età d'anni LIIII. E finché durerà Mantova, quivi sarà sempre celebrato. Fu da' suoi figliuoli pianto e da' suoi cari amici, et in San Barnaba datogli onorato sepolcro. Né il cardinale, né i figliuoli del duca restarono di tal perdita senza dolore, e dolgonsene ancora del continuo ne' bisogni loro. Perché le virtú di esso che l'onorarono in vita, lo fanno e faranno bramare cosí morto quanto di lui ci sarà memoria. Bene è vero quanto a le opere che, se innanzi a lui non fossero morti il Figurino suo creato e Rinaldo Mantovano, le arebbono fatte se non tante e tali, simili almeno, come per tutta Mantova s'è veduto nell'opere di Rinaldo, e massimamente in una facciata di chiaro oscuro alla casa de' Bagni, ch'è tenuta bellissima.
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