Le quali, se fossero poste inanzi a quei Romani antichi, confesserebbono esser vinti dalla finezza e bellezza di queste. Per il che, se la grazia di Dio gli concede quella vita che si spera, farà operando cose degne de le maraviglie di questo secolo. ,
PERINO DEL VAGA
Pittore Fiorentino
Grandissimo è certo il dono della virtú, la quale, non guardando a grandezza di roba né a dominio di stati o nobiltà di sangue, il piú delle volte cigne et abbraccia e sollieva da terra uno spirito povero, assai piú che non fa un bene agiato di ricchezze.
E questo lo fa il cielo perché e' vol mostrarci quanto possa in noi lo influsso delle stelle e de' segni suoi, compartendo a chi piú et a chi meno de le grazie sue. Le quali sono il piú delle volte cagione che nelle complessioni di noi medesimi nascere ci fanno piú furiosi o lenti, piú deboli o forti, piú salvatichi o domestici, fortunati o sfortunati e di minore e di maggior virtú.
E chi di questo dubitasse punto, lo sgannerà al presente la vita di Perino del Vaga, eccellentissimo pittore e molto ingegnoso. Il quale, nato di padre povero e rimasto piccol fanciullo abbandonato da' suoi parenti, fu dalla virtú sola guidato e governato. La quale egli, come sua legittima madre, conobbe sempre e quella onorò del continuo.
E l'osservazione della arte della pittura fu talmente seguita da lui con ogni studio, che fu cagione di fare nel tempo suo quegli ornamenti tanto egregii e lodati, che hanno dato nome a Genova et al Principe Doria. Laonde si può senza dubbio credere che il cielo solo sia quel,lo che conduca gli uomini da quella infima bassezza dov'e' nascono, a 'l sommo della grandezza dove eglino ascendono, quando, con l'opere loro affaticandosi, mostrano essere seguitatori delle scienzie che e' pigliano a imparare; come pigliò e seguitò per sua Perino l'arte de 'l disegno, nella quale mostrò eccellentissimamente e con grazia la perfezzione nelle figure sue.
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