E ripreso l'ordine del solito suo lavorare, fece in Santo Eustachio da la Dogana un San Piero in fresco, il quale è una figura che ha un rilievo grandissimo, fatto con semplice andare di pieghe, ma molto con disegno e giudizio lavorato.
Era in questo tempo l'Arcivescovo di Cipri in Roma, persona molto amatore delle virtú, ma particularmente della pittura et, avendo egli una casa vicino alla Chiavica, nella quale aveva acconcio un giardinetto con alcune statue et altre anticaglie certo onoratissime e belle, e desiderando acompagnarle con qualche ornamento onorato, fece chiamare Perino, che era suo amicissimo, et insieme consultarono che e' dovesse fare intorno alle mura di quel giardino molte storie di baccanti, di satiri e di fauni e di cose selvagge, alludendo ad una statua d'un Bacco, che egli ci aveva antico, che sedeva vicino a una tigre. E cosí adornò quel luogo di diverse poesie, oltra che li fece fare una loggetta di figure piccole, e varie grottesche e molti quadri di paesi, fatti da Perino e coloriti con una grazia e diligenzia grandissima.
La quale opera è stata tenuta di continuo da gli artefici cosa molto lodevole; e fu cagione farlo conoscere a' Fucheri mercanti todeschi, i quali, avendo visto l'opera di Perino e piaciutali, perché avevano murato vicino a' Banchi una casa, che è quando si va a la chiesa de' Fiorentini, vi fecero fare da lui un cortile et una loggia e molte figure, degne di quelle lode che son le altre cose di sua mano, nelle quali si vede una bellissima maniera et una grazia molto leggiadra.
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