Pagina (944/1014)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Et invero in questi disegni si portò tanto bene che, riservando i dintorni e la maniera di Perino, e tratteggiando quegli con un modo facilissimo, cercò ancora , dargli quella leggiadria e quella grazia che aveva dato Perino a' suoi disegni.
      Mentre che le rovine del sacco avevano distrutta Roma e fatto partir di quella gli abitatori et il papa stesso, che si stava in Orvieto, non essendovi rimasti molti e non si faccendo faccenda di nessuna sorte, capitò a Roma Niccola Veneziano, raro et unico maestro di ricami, servitore del Principe Doria, il quale, e per la amicizia vecchia con Perino e perché egli ha sempre favorito e voluto bene a gli uomini dell'arte, persuase Perino a partirsi di quella miseria e lo consigliò inviarsi a Genova, promettendoli che egli farebbe opera con quel principe, che era amatore e si dilettava della pittura, che gli farebbe fare opere grosse. E massime che Sua Eccellenzia gli aveva molte volte ragionato che arebbe avuto voglia di far uno appartamento di stanze con bellissimi ornamenti.
      Non bisognò molto persuader Perino, il quale, e dal bisogno oppresso e dalla voglia di uscir di Roma appassionato, deliberò con Niccola partire. E dato ordine di lasciar la sua donna e la figliuola bene acompagnata a sua parenti in Roma, assettato il tutto, se ne andò a Genova. Dove arrivato, e per mezzo di Niccola fatto noto a quel principe, fu tanto grato a Sua Eccellenzia la sua venuta, quanto cosa che in sua vita per trattenimento avessi mai avuta. Fattogli dunque accoglienze e carezze infinite, dopo molti ragionamenti e discorsi, alla fine diedero ordine di cominciare il lavoro, e conchiusono dovere fare un palazzo ornato di stucchi e di pitture a fresco, a olio e d'ogni sorte, il quale piú brevemente che io potrò mi ingegnerò di descrivere con le stanze e le pitture e l'ordine suo, lasciando stare dove cominciò prima Perino a lavorar, acciò non confonda nel dire questa opera, che di tutte le sue è la meglio.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Le vite de' più eccellenti architetti pittori et scultori italiani da Cimabue insino a' tempi nostri.
di Giorgio Vasari
1550 pagine 1014

   





Perino Perino Roma Orvieto Roma Niccola Veneziano Principe Doria Perino Perino Genova Sua Eccellenzia Perino Roma Niccola Roma Genova Niccola Sua Eccellenzia Perino