Similmente, da l'altra banda dell'altra sala, fece altre quatro camere, guidate da ·llui e fatte condurre da i suoi garzoni, dando loro però i disegni cosí degli stucchi, come delle storie, figure e grottesche, che infinito numero, chi poco e chi assai, vi lavorò. Come Luzio , Romano, che vi fece molte opere di grottesche e di stucchi, e molti lombardi.
Basta che non vi è stanza che non abbia fatto qualche cosa e non sia piena di fregiature, perfino sotto le volte, di vari componimenti pieni di puttini, maschere bizzarre et animali che è uno stupore. Oltra che gli studioli, le anticamere, i destri, ogni cosa è dipinto e fatto bello.
Entrasi da 'l palazzo al giardino in una muraglia terragnola che in tutte le stanze e fin sotto le volte ha fregiature molto ornate, e cosí le sale e le camere e le anticamere, fatte della medesima mano. E cosí in questa opera lavorò ancora il Pordenone, come dissi nella sua vita. E cosí Domenico Beccafumi sanese rarissimo pittore, che mostrò non essere inferiore a nessuno de gli altri, quantunque l'opere che sono in Siena di sua mano siano piú eccellenti che egli abbi fatto infra tante sue.
Ma per tornare a le opere che fece Perino dopo quelle che egli lavorò nel palazzo de 'l principe, come un fregio in una stanza in casa Gianettin Doria, dentrovi femmine bellissime, oltra che per la città fece molti lavori a molti gentiluomini, in fresco e coloriti a olio, come una tavola in San Francesco molto bella, con bellissimo disegno, e similmente in una chiesa dimandata Santa Maria de Consolazione, ad un gentiluomo di casa Baciadonne, nella qual tavola fece una Natività di Cristo, opera lodatissima, ma messa in luogo oscuro talmente, che per colpa del non aver buon lume, non si può conoscer la sua perfezzione, e tanto piú che Perino cercò di dipignerla con una maniera oscura, e nel vero aría bisogno di gran lume.
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