Arrivato dunque a Fiorenza, et avendo sentito mormorare il papa in quella maniera, aveva fatto disegno di non tornare piú a Roma. Ma per gli preghi di Bramante e d'altri amici, passato la collera al papa e non volendo egli che tanta opera rimanesse imperfetta, scrisse a Pier Soderini allora Gonfaloniere in Fiorenza che Michele Agnolo a' suoi piedi rimandasse, perché gli avea perdonato. Fu fatto da Piero a Michele Agnolo saper questo, ma egli era fermato di non ritornarci, non si fidando del papa. Onde Pietro deliberò mandarlo come ambasciadore per piú securezza sua, et egli con questa buona sicurtà, alla fine pur si condusse al papa. Era il Reverendissimo Cardinale di Volterra fratello di Pier Soderini, per il che , gli fu inviato da Piero e raccomandato ch'al papa lo introducesse. Onde nella giunta di Michele Agnolo, sentendosi il cardinale indisposto, mandò un suo vescovo di casa che per sua parte lo introducesse. Onde nello arrivare dinanzi al papa, che spasseggiando aveva una mazza in mano, per parte del cardinale e di Piero suo fratello gli offerse Michele Agnolo, dicendo tali uomini ignoranti essere e che egli per questo gli perdonasse. Venne collera al papa e con quel bastone rifrustò il vescovo dicendogli: "Ignorante sei tu". E volto a Michele Agnolo benedicendolo se ne rise. Cosí Michele Agnolo fu di continuo poi con doni e con carezze trattenuto dal papa, e tanto lavorò per emendare l'errore, che l'opra alla fine perfettamente condusse.
La quale opera è veramente stata la lucerna che ha fatto tanto giovamento e lume all'arte della pittura, che ha bastato a illuminare il mondo per tante centinaia d'anni in tenebre stato.
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