Il medesimo fece nella medesima storia quando, benedetto la terra e fatto gli animali, volando si vede in quella volta una figura che scorta, e dove tu cammini per la cappella, continuo gira, e si voltan per ogni verso; cosí nella altra quando divide l'acqua da la terra: figure bellissime et acutezze d'ingegno degne solamente d'esser fatte dalle divinissime mani di Michelagnolo. E cosí seguitò sotto a questo la creazione d'Adamo, dove ha figurato Dio portato da un gruppo di angeli ignudi e di tenera età, i quali par che sostenghino non solo una figura, ma tutto il peso del mondo, apparente tale mediante la venerabilissima maestà di quello e la maniera del moto, nel quale con un braccio cigne alcuni putti, quasi che egli si sostenga e, con l'altro, porge la mano destra a uno Adamo, figurato di bellezza, di attitudine e di dintorni di qualità che e' par fatto di nuovo dal sommo e primo suo creatore, piú tosto che dal pennello o disegno d'uno uomo tale. Poco di sotto a questa in un'altra storia fa il suo ca,var de la costa la madre nostra Eva, nella quale si vede quegli ignudi l'un quasi morto per esser prigion del sonno, e l'altra divenuta viva e fatta vigilantissima per la benedizione di Dio. Si conosce da 'l pennello di questo ingegnosissimo artefice interamente la differenza che è da 'l sonno a la vigilanzia, e quanto stabile e ferma possa apparire, umanamente parlando, la maestà divina. Seguitale di sotto come Adamo, a le persuasioni d'una figura mezza donna e mezza serpe, prende la morte sua e nostra nel pomo, e veggonvisi egli et Eva cacciati di Paradiso.
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