130. Vimercati Ulisse, d'anni 18.
131. Vonong Carlo, Ungherese, d'anni 40, si battč da prode, e moriva in combattendo.
132. Zambelli Teresa, di Brescia d'anni 73, madre del direttore Guidi, massacrata in sua casa.
133. Zamboni Catterina, maritata Fava, idem, morta per ferita di bomba.
134. Zatti Costantino, idem, morto all'ospedale per ferite.
135. Zatti Paolo, idem, morto all'ospedale per ferite.
136. Zima Carlo, idem, d'anni 26; fabbricante di carozze, abbruciato vivo con un croato.
137. Frate Arcangelo, idem, d'anni 75, P. Francescano, ucciso da un croato in sua casa.
Oltre ai sunnominati si debbono aggiungere:
a) Diciassette morti trovati in parrocchia Santa Maria Calchera, non riconosciuti.
b) Altri tre, i cui cadaveri mutilati si rinvennero nell'orto del Dazio porta Turrelunga, e che non erano riconoscibili, e fra cui forse quello del povero Taglianini.
c) Venti individui Bergamaschi appartenenti alla legione Camozzi stati rinvenuti morti in casa Caldera nel comune di Fiumicello; nel territorio del qual comune furono pure trovati altri quattro individui appartenenti alla stessa legione.
d) Altri 16 individui della stessa legione, dei quali 11 Bergamaschi, 5 della provincia bresciana, che fatti prigionieri e condotti in castello, furono fucilati.
e) Il 5 aprile 1849 furono sepolti altri 29 individui morti nei combattimenti del 30 e 31 Marzo, e 1° aprile, i quali vennero raccolti nella fossa della cittą tra porta Torrelunga e il Casino della Polveriera.
Al numero risultante dal presente quadro ve ne sarebbero da aggiungere molti altri, che venivano nei giorni del trambusto seppelliti dai cittadini, ed altri sotterrati dal militare all'insaputa del civile.
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