Per il dirigente SANGERVASIO.
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COMITATO DI PUBBLICA DIFESA.
CIRCOLARE.
Ai reverendi Parrochi
della città e campagna della provincia di Brescia.
Sacerdoti! A voi, che tanta influenza, pel sacro vostro ministero, avete sulla popolazione, è giunto il momento dell'opera vostra.
Il sole della nostra indipendenza aveva già rischiarato il nostro bel paese l'anno scorso, e poscia offuscatosi, ora comincia a mostrarsi più bello, ed a lasciarne scorgere speranze, e speranze fondate di libertà ed indipendenza dello straniero.
Ma non basta l'affidarsi all'esito di una battaglia fra le due armate, che delle notizie avute è a noi favorevole; è necessario che anche la popolazione lombardo-veneta dia mano contro il comune nemico, contro lo straniero, e mostrandosi e lui imponente ed infesta, agisca sul morale di truppe preste alla diserzione, e poco vogliose al combattere, come le italiane e le ungheresi, e sia al nemico di danno, o col scemarlo di numero, o col rendergli difficile il provvigionarsi, e le operazioni militari nel caso specialmente di una ritirata ai loro nidi.
Brescia e Bergamo hanno di già dimostrato di essere comprese di queste massime, hanno di già inalberata la bandiera della rivoluzione, e dimostrato all'austriaco cha non aspettavamo che il segnale per armarsi e difendere col loro sangue e colla loro vita quanto si ha di più caro dopo Dio; la nostra patria.
Ora a voi si indirizza questo Comitato di pubblica difesa, a voi, ministri di un Dio giusto, onnipotente e che vuole mantenuti agli uomini i diritti che a lui concesse col dare un'anima, un pensiero libero, una patria, affinchè col vostro carattere sacro alla popolazione abbiate a secondare lo spirito d'indipendenza che così bene si ebbe già a manifestare in questa città ed in alcuni paesi.
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