Egli dapprima voleva disprezzare la ferita, e a chi amorosamente dimandavagli: "che! sei ferito?" rispose: "non č niente, non č niente" e intanto si fasciava lā dove sgorgava il sangue. Ma non potč durare lungamente, e quindi trasportato in una casa poco distante sulla destra del lago, fu con altri fatto prigioniero e menato all'ospedale di Mantova.
Forte e robusto, potč in pochi giorni essere a tale da muovere per la Germania, ed era a Theresienstadt, quando vennegli la lieta novella del cambio dei prigionieri. Partė immantinente ma quella vita che era rimasta salva in cotanti pericoli non potč superare una febbre cagionata anche dalla riapertura della ferita, che gli sopraggiunse in Budwei; e cosė in terra straniera rimase il di 22 di agosto il corpo trafitto di Paolo Sacchi.
Clearco Freccia, volontario, nato nel 1831 a Noceto. Lasciato lo scalpello correva nel 1848 a combattere le battaglie della patria indipendenza. Il dė 9 di maggio il battaglione in cui era inscritto dividevasi colle stanze fra Rivalta, Sacca e Castelvecchio; e Clearco, volendo correre i maggiori pericoli, e non esser fermo di presidio, si unė a' bersaglieri, comandati e ammaestrati dal valoroso maggiore Beraudi piemontese in Monteggiana sulle rive del Po.
Cosė combattč strenuamente il dė 29 nel campo di Montanara, e mortalmente ferito insieme al Becheroni, furono entrambi menati prigionieri in Mantova, dove all'alba del dė 30 insieme spirarono nelle stanze di osservazione nell'ospedale, senza un abbraccio e una lagrima pietosa de' fratelli e degli amici.
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