- Giovane alto di statura, di colorido pallido, ma di fibra gagliarda, e d'indole aperta e risoluta, non tardò a dare prove di singolare bravura e di molta perizia nelle fazioni campali, per cui fu promosso al grado di maggiore della legione. - Ma quella milizia andò in breve soggetta a sinistre vicende, e ai 17 di aprile Pio Foresti scriveva da Goito al vecchio suo padre le seguenti parole:
La legione Torres, nella quale io era maggiore del secondo battaglione, venne disfatta sotto Mantova tre giorni fa, ed in pochi ci siamo ritirati con marcia retrograda qui a Goito. - Molti sono i partiti che mi vengono offerti: - prima però d'accettare voglio intendermela col comitato del governo provvisorio di Milano.
Spero per altro di aver tempo a fare una gita a casa per passarvi le feste di Pasqua. - Se però non potessi, e dovessi invece trovarmi presto nuovamente in faccia al nemico, ella non si turbi perciò, perchè, passando anche nel numero dei più, sarò lieto abbastanza di aver data la mia vita alla patria.
Tanti saluti a tutti, ed in ispecie alla cara mamma.
- In fretta addio.-
La Pasqua di quell'anno cadeva ai 23 di aprile; ma Pio Foresti non potè adempiere il voto di rivedere i suoi, perchè, essendosi riordinata la legione Torres, egli tornò a correrne le sorti e ad affrontare il nemico. E innanzi Mantova, nella fazione di San Silvestro, Pio Foresti, combattendo, cadeva il terzo giorno di maggio trafitto da una palla che gli passava da parte a parte il petto, senza poter mettere altre voci che Italia mia!
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