Era nato il dì 29 aprile 1801 in Boves, borgo assai cospicuo nelle vicinanze della città di Cuneo, ultimo figliuolo di molta prole. Indottosi alla vita del soldato, entrava nel 1816 nella brigata Cuneo; nel 1822 era sergente nella brigata Pinerolo. Da grado in grado giungeva nel 1848 al grado di capitano nel 13.° fanteria. Vi erano voluti meglio di nove anni, e quasi un'èra novella perchè il Beraudi avesse con dispaccio del 26 febbraio 1848 il grado di maggiore, e fosse "destinato al servizio della Toscana con paga e vantaggi fissati in Piemonte agli ufficiali dell'arma e grado stesso, con soprassoldo di lire 1000 annue, oltre l'alloggio, con riserva di ricollocarlo col suo grado nell'armata, e quando l'opera sua non tornasse più utile al servizio toscano." E tanto più lietamente vi andava; quantochè l'unica sua sorella Caterina era colà maritata sin dal 1813 a Deograzias Manetti da Oratorio presso Pisa. Giunsero in Firenze il dì 22 di marzo gli ufficiali piemontesi, a' quali non fu data molta ingerenza; ma nessuno poteva, nè voleva impedire che nei pericoli supremi quegli eccellenti ufficiali avessero esposta, col pubblico vantaggio, la vita, facendo opera non pur di prodi soldati d'Italia, ma di guide sapienti e di conforto. E Beraudi, perito com'era negli esercizi e negli armeggiamenti da bersaglieri ammaestrò i più svelti militi de' due battaglioni toscani a guerreggiare nell'ordine sparpagliato; tenendo guardie frattanto sul Po verso Borgoforte insino al 4 di maggio. Nè si contentò di ammaestrarli e addestrarli, volle bensì guidarli e con essi bravamente pugnare.
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