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      Con lunga e penosa fatica venne sgombera la via dalle molteplici barricate esterne, e l'esercito in tre colonne potette alla fine dirigersi a Magenta e Abbiategrasso per rientrare in Piemonte. Un solo battaglione della brigata Guardie rimase col duca di Genova in Milano per consegnare la porta Romana agli Austriaci e per tutelare le convenzioni del municipio(5).
      La luce sinistra degli incendi suburbani; il continuo trarre degli archibugi contro le mura; il frastuono delle campane a martello; l'inaspettato giungere di Garibaldi con cinquemila uomini a Monza; l'avere il Re stracciato i discussi capitoli; il girovagare de' contadini armati per le campagne, senza sapersene lo scopo; tutto ciò poneva lo sgomento nel cuore di Radetzky e de' suoi generali. Credettero la ritirata di Goito, di Cremona, di Lodi un tranello loro teso per distaccarli dalle loro fortezze e distruggerli sommariamente con una guerra omicida e mai rallentata di truppe e di popolo armato. Il Maresciallo mandò i suoi ufficiali travestiti per ogni dove a esplorare il terreno. L'indomani, in sul meriggio, fece il suo ingresso nella città. Le vie erano spopolate e nude; le case in molti luoghi deserte; chè, più di centomila abitanti eransi prima dell'alba e poi precipitati fuor delle porte. Piangendo accorati, traendo seco le poche robe e i bambini e i malati e le donne e i vecchi cadenti, smarriti quasi del senno, muovevano quelli innanzi senza direzione, senza scopo, privi di danaro e di ogni altro mezzo da sostentarsi.


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I toscani a Curtatone e a Montanara (1848)
Notizie storiche
di Felice Venosta
Editore Barbini Milano
1863 pagine 145

   





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